Piccola guida

Una piccola guida per ragionare su come si crea un gioco da tavolo. Partiamo da un esempio classico e semplicissimo che però ci permette di introdurre tutti gli elementi che ci servono.

1. Il materiale

Disegnamo un percorso formato da tante caselle su un bel foglio di carta bianca. Poi prendiamo un dado e delle pedine colorate. Abbiamo tutto il materiale che ci serve per sederci intorno al tavolo e giocare. Giocare, va bene, ma in che modo? Ora cosa dobbiamo fare? Non si può giocare senza le regole del gioco!

2. Le regole

"Si lancia il dado e si sposta la pedina lungo il percorso di un numero di caselle pari al numero appena uscito". Una regola semplice e veloce che ci permette di iniziare subito la nostra partita. Ma ci accorgiamo che qualcosa ancora manca: come si inizia? A chi tocca giocare? Quando finisce la partita?

3. Regole chiare e precise

Le regole non possono essere vaghe ed incomplete, devono spiegare tutto quello che può succedere durante una partita, da come iniziare a come finire con tutto ciò che ci può essere nel mezzo. Per esempio: 1) si mettono tutte le pedine nella casella di partenza; 2) si sorteggia chi comincerà a giocare; 3) si gioca per turni secondo la regola del lancio del dado, cominciando dal primo giocatore e proseguendo in senso orario; 4) Se un giocatore supera il traguardo vince e la partita finisce. O, in alternativa, la partita finisce solo quando tutti i giocatori hanno superato il traguardo e allora viene dato l'ordine di arrivo (primo, secondo, terzo etc.).

4. Sorprese, imprevisti, variazioni

Abbiamo realizzato un gioco semplice e carino ma probabilmente già alla terza partita finiremo per annoiarci a morte. Non succede mai nulla di nuovo, non ci sono sorprese! Allora proviamo a modificare un po' il gioco. Per esempio possiamo rendere speciali qualche casella: alcune possono dare un vantaggio facendo rilanciare il dado se ci si finisce sopra, altre uno svantaggio facendo perdere un turno di gioco. Altre ancora potrebbero far saltare la pedina in una nuova casella, in alcuni casi un po' più avanti, in altri un po' più dietro. Ecco introdotto in modo semplice delle piccole variazioni che rendono il gioco più vario e divertente.

5. Tema ed ambientazione

Quando giochiamo ci piace entrare in nuovi mondi e trasformarci per un momento in qualcun altro, magari in un generale alla conquista del mondo, in un agguerrito uomo di affari, in un avventuroso pirata, in uno scaltro detective ecc. Molto spesso i giochi hanno dei temi e delle ambientazioni che lasciano correre la fantasia e contribuiscono al divertimento. L'ambientazione del gioco può essere anche un ottimo sistema per insegnare cose nuove o comportamenti corretti. Il concorso Fotonica in Gioco ha un tema ben preciso, la luce, così possiamo mettere in moto la nostra fantasia e provare ad ambientare il nostro gioco su questo tema. Ecco qualche esempio:

La luce e la vita. La luce del sole fornisce l'energia necessaria alle piante per effettuare la fotosintesi e trasformare anidride carbonica ed acqua in ossigeno e zuccheri, elementi indispensabili per la vita. Ed allora le caselle speciali che offrono vantaggi possono essere legate alla presenza di luce solare, piante ed acqua e quelle svantaggiose alla loro assenza.

Luce e risparmio energetico. L'illuminazione artificiale ha cambiato la nostra vita e le nostre città, ma l'energia è qualcosa di prezioso e non deve essere sprecata. Il nostro gioco potrebbe insegnare questo legando le caselle vantaggiose a comportamenti corretti (spegnere le luci in stanze vuote, utilizzare lampadine a basso consumo ecc.) e quelle svantaggiose a comportamenti scorretti.

Luce e colore. Il colore è uno degli aspetti della luce. La teoria dei colori è divertente e fondamentale se ci si avvicina alla pittura o ad altre arti visuali. Per parlare dei colori potremmo usare caselle colorate e, per esempio, fare in modo che i giocatori risultino avantaggiati quando si fermano su caselle del loro colore e svantaggiati se si fermano su caselle del colore complementare (nella pittura sono complementari le coppie di colori blu-arancio, rosso-verde, giallo-viola).

6. Colori e grafica

Un foglio di carta disegnato con un pennarello nero non è particolarmente attraente. Meglio decorarlo con colori ed elementi grafici che aiutino a vivere l'ambientazione scelta. Questa è la fase in cui si può dare sfogo al proprio lato artistico, magari introducendo soluzioni originali e divertenti (una pergamena a una tovaglia al posto del foglio, degli alberelli che stiano in piedi sul tabellone etc.). Attenzione però: un gioco prima di essere veramente funzionante e divertente deve essere provato, riprovato, fatto e smontato molte volte. Meglio utilizzare una grafica semplice per le prime prove riservandosi una cura maggiore solo quando il gioco comincia a funzionare veramente bene!

7. Regole sempre più interessanti

Fin qui non abbiamo fatto altro che ricostruire un gioco di percorso classico come il "gioco dell'oca" o "scale e serpenti". Ora possiamo provare ad andare oltre cominciando a rivedere le regole in modo originale. Per esempio potremmo decidere di far vincere l'ultimo arrivato invece del primo con un effetto paradossale e divertente (ricordate di costruire bene la vostra ambientazione su questa nuova regola!). Oppure si potrebbe lanciare il dado e muovere una delle pedine avversarie e non la propria. E questo introduce un elemento fondamentale nei giochi: la scelta. Nel gioco dell'oca non posso scegliere, tutto è affidato alla sola fortuna. Può essere divertente ma anche un po' frustrante non poter incidere in alcun modo sull'andamento del gioco! Invece nel gioco degli scacchi l'elemento fortuna è del tutto assente: tutto dipende solo dalle scelte dei giocatori. In altri giochi l'elemento fortuna e la scelta, il caso e la strategia, si mischiano in diverse proporzioni, proprio come accade nella vita reale, dando origine a miscele sorprendenti e divertenti. Siate quindi pronti a sovvertire le regole e ad introdurre elementi di scelta e casualità come più vi sembra che funzioni.

Insomma, partendo da un gioco semplicissimo abbiamo tratto tutta una serie di elementi fondamentali ed anche originali. Provate a prendere un gioco che conoscete e ripetete la stessa operazione di "smontaggio" e "rimontaggio". E poi provate a cimentarvi in qualcosa di originale, magari ispirati da un altro gioco, da una situazione reale, dall'ambientazione che volete introdurre. E ricordate che un gioco per funzionare bene deve essere provato e riprovato!

Ed ora andiamo a vedere qualche consiglio utile.