La creazione di un gioco da tavolo è sicuramente un'attività inconsueta e
può presentare alcune difficoltà iniziali, specie trattando argomenti così
particolari come la luce, ma può diventare un'avventura molto divertente ed istruttiva
grazie a qualche consiglio, un pizzico di buona volontà e tanta
fantasia!
Consideriamo prima di tutto che cos'è un gioco da tavolo. Viene subito da pensare a quelle belle scatole che si trovano nei negozi di giocattoli piene di segnalini e pedine colorate, dadi, carte da gioco, magari con un grande tabellone piegato in quattro da aprire.
Allora può venire l'idea di creare un gioco da tavolo partendo proprio da qui, dalla realizzazione di un bel tabellone colorato e di tanti oggetti da metterci sopra. Ma così facendo si commetterebbe un errore madornale!
Un gioco da tavolo è prima di tutto l'insieme di quelle regole che permettono di costruire una sfida fra giocatori riuniti intorno ad un tavolo che così mettono a confronto le proprie capacità intellettuali o fisiche, o anche solo la loro fortuna. Allora inventare un gioco vuol dire:
- prima di tutto pensare all'insieme di queste regole
- poi realizzazione un prototipo per provare le regole cercando e correggendo eventuali difetti
- ripetere le prove con nuove regole (e prototipi) fino ad arrivare ad una versione soddisfacente
Di seguito facciamo un esempio pratico immaginando di dover reinventare da zero uno dei giochi più classici, il "gioco dell'oca".
1. Tutto sul tavolo: il materiale non basta
Disegniamo
un percorso formato da tante caselle su un bel foglio di carta bianca.
Poi prendiamo un dado e delle pedine colorate. Abbiamo tutto il
materiale che ci serve per sederci intorno al tavolo e giocare. Giocare,
va bene, ma in che modo? Ora cosa dobbiamo fare? Non si può giocare
senza le regole del gioco!
2. E ora cosa faccio? Le regole
"Si
lancia il dado e si sposta la pedina lungo il percorso di un numero di
caselle pari al numero appena uscito". Una regola semplice e veloce che
ci permette di iniziare subito la nostra partita. Ma ci accorgiamo subito che
qualcosa ancora manca: come si inizia? A chi tocca giocare? Quando
finisce la partita?
3. Senza ombra di dubbio: regole chiare e precise
Le
regole non possono essere vaghe ed incomplete, devono spiegare tutto
quello che può succedere durante una partita, da come iniziare a come
finire con tutto ciò che ci può essere nel mezzo.
Per esempio: 1) si
mettono tutte le pedine nella casella di partenza; 2) si sorteggia chi
comincerà a giocare; 3) si gioca per turni secondo la regola del lancio
del dado, cominciando dal primo giocatore e proseguendo in senso orario;
4) Se un giocatore supera il traguardo vince e la partita finisce.
O,
in alternativa, la partita finisce solo quando tutti i giocatori hanno
superato il traguardo e allora viene dato l'ordine di arrivo (primo,
secondo, terzo etc.).
4. Ma che sorpresa! Imprevisti, accidenti ed eventi vari
Abbiamo
realizzato un gioco semplice e carino ma probabilmente già alla terza
partita finiremo per annoiarci a morte. Non succede mai nulla di nuovo,
non ci sono sorprese!
Allora proviamo a modificare un po' il gioco. Per
esempio possiamo rendere speciali qualche casella: alcune possono dare
un vantaggio facendo rilanciare il dado se ci si finisce sopra, altre
uno svantaggio facendo perdere un turno di gioco. Altre ancora
potrebbero far saltare la pedina in una nuova casella, in alcuni casi un
po' più avanti, in altri un po' più dietro. Ecco introdotto in modo
semplice delle piccole variazioni che rendono il gioco più vario e
divertente.
5. Un mondo nuovo: tema ed ambientazione
Quando
giochiamo ci piace entrare in nuovi mondi e trasformarci per un momento
in qualcun altro, magari in un generale alla conquista del mondo, in un
agguerrito uomo di affari, in un avventuroso pirata, in uno scaltro
detective ecc.
Molto spesso i giochi hanno dei temi e delle
ambientazioni che lasciano correre la fantasia e contribuiscono al
divertimento. L'ambientazione del gioco può essere anche un ottimo
sistema per insegnare cose nuove o comportamenti corretti.
Il concorso
Fotonica in Gioco ha un tema ben preciso, quello della luce, delle ombre e del contrasto fra questi.
6. Colori, grafica ed arte a volontà!
Un gioco disegnato su un foglio di carta con un pennarello nero può non essere particolarmente
attraente. Meglio decorarlo con colori ed elementi grafici che aiutino a
vivere l'ambientazione scelta. Questa è la fase in cui si può dare
sfogo al proprio lato artistico, magari introducendo soluzioni originali
e divertenti (una pergamena a una tovaglia al posto del foglio, degli
alberelli che stiano in piedi sul tabellone etc.).
Attenzione però: un
gioco prima di essere veramente funzionante e divertente deve essere
provato e riprovato, fatto e smontato molte volte. Meglio utilizzare una
grafica semplice per le prime prove riservandosi una cura maggiore solo
quando il gioco comincerà a funzionare bene!
7. Scelta, caso, e regole sempre più interessanti
Fin
qui non abbiamo fatto altro che ricostruire un gioco di percorso
classico come il "gioco dell'oca" o "scale e serpenti". Ora possiamo
provare ad andare oltre cominciando a rivedere le regole in modo
originale.
Per esempio potremmo decidere di far vincere l'ultimo arrivato invece del primo
con un effetto paradossale e divertente (ricordate di costruire bene la
vostra ambientazione su questa nuova regola!).
Oppure si può
lanciare il dado e muovere una delle pedine avversarie e non la propria.
Quest'ultima regola introduce un elemento fondamentale nei giochi: la scelta.
Nel gioco dell'oca non posso scegliere, tutto è affidato alla sola
fortuna. Può essere divertente ma anche un po' frustrante non poter
incidere in alcun modo sull'andamento del gioco! Invece nel gioco degli
scacchi l'elemento fortuna è del tutto assente: tutto dipende solo dalle
scelte dei giocatori.
In molti giochi l'elemento fortuna e la scelta,
il caso e la strategia, si mischiano in diverse proporzioni proprio
come accade nella vita reale e danno origine a miscele sorprendenti e
divertenti. Siate quindi pronti a sovvertire le regole e ad introdurre
elementi di scelta e casualità come sembra che meglio funzioni.
Per esempio potreste
realizzare un percorso con bivi e più strade fra cui scegliere, magari fino ad arrivare ad un vero e proprio
labirinto. Oppure potreste mettere in gioco più pedine per giocatore, permettendo di scegliere ogni volta quale muovere. Magari il numero di passi da fare potrebbe non essere affidato al lancio di un dado ma alla scelta di una speciale carta da gioco fra quelle possedute, o al pagamento di alcuni gettoni. Alcune caselle potrebbero costringere a pagare un pegno ad un altro giocatore (e questo ci porta verso il Monopoli). E così via verso nuove, infinite possibilità...
In conclusione
Insomma, l'esplorazione delle idee alla base di un gioco classico e molto semplice come il gioco dell'oca ci ha permesso di scoprire una serie di
elementi fondamentali nei giochi e anche di creare soluzioni originali.
Ora provate a prendere un gioco
che conoscete e ripetete la stessa operazione di "smontaggio" e
"rimontaggio". E poi provate a cimentarvi in qualcosa di originale,
magari ispirati da un altro gioco, da una situazione reale o
dall'ambientazione che volete introdurre.
E ricordate che per far funzionare bene un gioco non bastano buone idee ma serve tanta pazienza, tantissime prove e molte, molte partite da giocare in compagnia.